Monterotondo - Guida Turistica

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.: MONTEROTONDO
 Monterotondo è un comune di 36.751 abitanti della provincia di Roma ed è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni durante la seconda guerra mondiale. La città corrisponde all'antica Eretum. Fu testimone, nel 1867, della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma. Il 26 ottobre Giuseppe Garibaldi vi entrò con i suoi volontari bruciando Porta Romana, oggi Porta Garibaldi. Cimeli della Campagna del 1867 riferiti a Monterotondo, sono nel Museo della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma in Mentana. Il duomo, dedicato a Santa Maria Maddalena è ad unica navata, è stato restaurato tra il '700 e l'800 dalla famiglia Del Grillo come attestano degli altorilievi di grilli sulle colonne che suddividono le varie cappelle laterali alla navata. In alcune cappelle vi sono alcune tombe ed alcuni quadri seicenteschi. In una vi è anche una pietà marmorea. Nell'abside semicircolare vi è un coro ligneo. Nella piazza antistante, recentemente dedicata al Papa Giovanni Paolo 2°, alla sinistra del duomo, vi è il "Pincetto", così chiamato perché ricorda vagamente il Pincio di Piazza del Popolo a Roma.
  La chiesa di San Francesco d'Assisi o dei Cappuccini, presenta anch'esso degli affreschi e, nel retro della chiesa il giardino dei frati Cappuccini con chiostro. Altri affreschi sono nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. La chiesa ha un altare in marmo policromo. Il palazzo baronale che ospita il comune e vari uffici comunali, nonché l'ufficio dei vigili e una scuola comunale, ha, negli uffici consiliari degli affreschi del palernitano Giacinto Calandrucci (1655-1707), del fiammingo Paolo Brill che ha anche affrescato una sala da pranzo di Papa Paolo V, e di Girolamo Sciolante (o Siciolante) da Sermoneta (1521-1575) che ha affrescato anche il Castello Caetani di Sermoneta e dipinto una pala d'altare di Bologna. Il palazzo, nel medioevo, fu proprietà degli Orsini, dei Barberini, dei Boncompagni-Ludovisi, dei Borghese, dei Polidoro e dei marchesi Del Grillo (probabilmente la stessa famiglia del film di Alberto Sordi "Il marchese Del Grillo"). Nella chiesa di Gesù Operaio è conservata una pietra del Gran Sasso. Altre chiese di minore rilevanza sono: S. Rocco e Madonna di Loreto. Nei pressi della chiesa di S. Rocco vi è l'arco di Porta Garibaldi recentemente restaurato. Dietro la biblioteca, sulla circonvallazione del centro storico, è di recente inaugurazione un museo archeologico. La biblioteca consta di un centro culturale intitolato a P. Angelani. Tra le feste principali è quella di Sant'Antonio Abate (17 gennaio), la patronale (S. Filippo e Giacomo, 3 maggio), la "ciummacata"-sagra delle lumache (24 giugno), ed Estateretina (a luglio).